Cabillaud au coco sur galettes de pois chiches

Cabillaud au coco sur galettes de pois chichesVersione italiana più giùPetites bouchées originales sur une base très sud: les galettes de pois chiche. La farine de pois chiche se promène le long des côtes françaises et italiennes (en realité, elle va beaucoup plus loin, jusqu’en Inde). Par exemple, en Ligurie, on prépare une galette cuite au four, que l’on appelle farinata (farinée) qui est devenue en France la socca. Et plus au sud encore, en Sicile, on frit ces petites polenta de pois chiches (le panelle, petit pains). Finalement il s’agit d’un plat pauvre, essentiel mais si goûteux, à redécouvrir. Je me suis largement inspirée du numero d’août de La Cucina italiana pour cette recette même si j’ai modifié la cuisson du poisson qui est ainsi plus laiteux. Les petites galettes de pois chiches et de riz cuites à la poêle sont délicieuses même en solo, pas trop fortes en goût (essayez quand même d’en garder pour garnir le poisson ;-). Le poisson est cuit avec le lait de coco et le tabasco qui lui donne du peps. Et le tout est prêt en deux temps trois mouvements (ce qui ne nuit pas ;-). L’association des deux est très intéressante, le goût réconfortant des petites galettes qui rencontre le note exotique et délicate du poisson. Naturellement, vous pouvez aussi cuire le poisson simplement à la poêle avec de l’huile d’olive et des herbes et le servir avec les galettes, c’est tout aussi bon!

Cabillaud au coco sur galettes de pois chiches (pour 4 personnes)

– 300 g de filet de cabillaud ou de mérou
– 300 g de lait de coco
– 100 g de farine de pois chiche
– 270 g d’eau
– 100 g de farine de riz + un peu pour le poisson
– Tabasco, feuilles de persil, noix de muscade, sel, poivre et huile d’olive
1. Préparer les galettes. Mélanger les deux farine avec l’eau, une pincée de sel et de noix de muscade. On obtient une pâte bien fluide. Faire chauffer un filet d’huile d’olive dans une poêle. Avec une cuillère, verser la pâte sur l’huile afin de former plusieurs galettes de 3-4 cm de diamètre. Les cuire à feu vif 1-2 minutes chaque côté puis les poser sur du papier absorbant
2. Couper le filet de cabillaud ou de mérou en dés ayant soin d’enlever les grosses arrêtes. Passer chaque morceau dans la farine de riz. Faire chauffer de l’huile dans une poêle, y poser les morceaux de poisson et le cuire à feu vif 30 secondes de chaque côté
3. Ajouter le lait de coco, une vingtaine de gouttes de tabasco (même moins, cela dépend des goûts), sel, poivre et persil. Cuire encore pendant 3 minutes.
Sur chaque galette, poser une petite cuillère de poisson au coco et décorer avec une feuille persil. Servir tiède.

Versione italiana

Anni fa’, quando ero ancora su terra italica, ho scoperto la farina di ceci e i suoi mille utilizzi. Ho cominciato a metterne un po’ ovunque ma non tutti mi seguivano con lo stesso entusiasmo. Poi mi sono un po’ calmata e l’ho riscoperta qui in Francia. Trovo che abbia un sapore particolare (ovvio, ci sono i ceci) che ‘tagliato’ con altre farine dà un tocco in più alle preparazioni come pani, crespelle… Anche se tornato di moda, l’utilizzo della farina di ceci è tradizionalissimo, si pensi alla farinata o alle panelle. Piatti « poveri », essenziali e gustosissimi.
Questa ricetta è ampiamente ispirata dal numero di agosto de La Cucina italiana e mi aveva colpito per la sua originalità pur restando fortemente ancorata alla tradizione: le gallette di ceci (c’è pure la farina di riso pero’). Già da sole, facilissime e rapidissime, sono deliziose, da spilluccare cosi’ senza neanche accorgersene. Il pesce è cotto nel latte di cocco con il tabasco, tocco piccante, che lo rende cremoso. Il contrasto tra queste tortine saporite e il pesce esotico, delicato, è soprendente e piacevolissimo. E poi naturalmente non ci sono dogmi, quindi potete benissimo cuocere il pesce in padella con dell’olio e delle erbe e servirlo con le gallette (meno rischioso come aperitivo, no? 😉

Cernia al cocco su gallette di ceci (per 4 persone):

– 300 g di filetto di cernia
– 300 g di latte di cocco
– 100 g di farina di ceci
– 270 g d’acqua
– 100 g di farina di riso + un po’ per il pesce
– Tabasco, prezzemolo, noce moscata, sale, pepe e olio d’oliva
1. Preparare le gallette. Mescolare le due farine con l’acqua, un pizzico di sale e di noce moscata. Si ottiene un impasto molto fluido. Scaldare un filo d’olio d’oliva in una padella. Con un cucchiaio versare l’impasto in modo da formare delle gallette di 3-4 cm di diametro. Cuocere a fuoco vivace 1-2 minuti per lato, poi poggiarle su carta assorbente
2. Tagliare il filetto a dadi avendo cura di togliere le spine. Rotolarlo nella farina di riso e cuocere in una padella con un po’ d’olio, 30 secondi per lato
3.Versare il latte di cocco, una ventina di gocce di tabasco (dipende dai gusti), qualche foglia di prezzemolo. Salare e pepare e cuocere ancora per 3 minuti
Su ogni galletta poggiare un cucchiaino di pesce al cocco e decorare con prezzemolo. Servire tiepido.

31 réflexions au sujet de “Cabillaud au coco sur galettes de pois chiches”

  1. straordinari, mi piace molto l'accostamento fra qualcosa di insolito come il pesce cotto nel cocco e il sapore rustico delle gallette
    Un bacio
    fra

    Répondre
  2. Hai proprio ragione. la farina di ceci è un ingrediente versatile, incontra perfettamente i miei gusti. Che dirti, ricetta molto interessante e foto da mozzare il fiato, chissà che un giorno non ti chieda di darmi qualche lezione, buona settimana dall'Italia del sud

    Répondre
  3. @ Fra: anche a me piace questo accostamento insolito ma dal sapore familiare. Un bacio anche a te!

    @ Nicol: ci sono dei seguaci dei ceci allora. Grazie mille per il complimento, ma sono io che dovrei prendere lezioni :-). Questo bacio dall'Italia del sud (qui freddino e pioggia) è molto gradito 🙂

    @ iana: in un negozio di casalinghi specializzato in utensili da cucina e tutto l'armamentario usa e getta. Pensa che li cerco da mesi e pensavo che in Italia si trovassero facilmente.

    @ Gio': anch'io la uso pochino. Con il pesce trovo ci stia benissimo 🙂 Buona serata

    @ Libri e Cannella: idem. Ottima soluzione rapida e facile, cosi' non ci si pensa più 🙂

    @ Dominique: merci! Avec la lotte c'est encore meilleur, j'ai d'ailleurs hésité a en acheter.

    Répondre
  4. Tout en finesse ! Dire que je cherchais ce WE une recette figue chocolat, quel délice, je te donnerai bientôt ma version… je suis sous la charme des biscuits cardamome, un peu macarons un peu palets gourmands… Enfin bref toujours autant de plaisir à te rendre visite

    Répondre
  5. C'est toujours si charmant de venir ici – les recettes originales et délicieuses et des images magnifiques. J'espère pouvoir manger aussi bien quand j'irai en Italie dans 2 semaines!

    Répondre
  6. Buongiorno dada,
    innanzitutto complimenti, mi piacciono moltissimo i formati mini e questa preparazione è di un'eleganza splendida!
    Una domanda: la cernia è uno dei pesci che, per svariate ragioni, ho deciso di non comprare. Escludendo lei e altri, come il branzino e l'orata, pensi sia possibile trovare un sostituto?
    baci,

    wenny

    Répondre
  7. @ Senga: merci pour tes mots! J'attends ta version alors

    @ Chiara: grazie a te!

    @ Lydia: lo so' eh eh 🙂 Buona giornata

    @ Vanessa: merci beaucoup pour tes passages, toujours adorables. Comme partout, cela dépend où tu vas manger, mais dans l'ensemble il y toujours le culte de la cuisine. Où pars-tu? Bonne journée

    @ Micaela: grazie!

    @ Saretta: si' ed è un'accoppiata vincente vero? Grazie! Bacione

    @ Wennycara: grazie di cuore cara. Allora puoi sostituire con un altro pesce bianco (azzurro no) ti avrei detto la rana pescatrice, ma è un po' minacciata anche lei. Adesso non conosco le motivazioni della tua scelta, ma ho letto che il branzino e l'orata (sia selvaggi che allevati) non sono, o comunque lo sono meno, specie minacciate. Se provi con altro pesce fammi sapere.
    Baci

    @ Fabrice: merci! Je vais voir

    Répondre
  8. @dada: grazie mille. Il motivo è intuibile, ho scelto di basarmi su liste stilate dal wwf e dalla slowfood che indirizzano gli acquisti in maniera "ecosostenibile", perlomeno per quanto possibile 🙂
    proverò sicuramente, è troppo invitante!
    grazie ancora,

    wenny

    Répondre
  9. C'est toujours si beau chez toi. J'ai vu tes photos rapidement lundi. Nous nous sommes régalés de socca cet été dans le Sud. Excellente idée de l'accompagner de poisson.

    Répondre
  10. Ma sono carinissime queste gallette! Finiscono dritte dritte nel mio ricettario 🙂 Anche io adoro la farina di ceci e per fortuna ho contagiato mia madre. Quest'estate ci siamo date agli zucchini al forno impanati con farina di ceci!

    Répondre
  11. @ Spighetta: grazie!

    @ Wenny: prego 🙂

    @ Alex: grazie, mi fai arrossire veramente, soprattutto questi complimenti della "maestra". Per i giri non ti preoccupare, ognuno ha la sua vita e il suo tempo (tiranno).
    Un abbraccio anche a te

    @ Clémence: ravie que le voyage t'ait plu 🙂

    @ Hélène: merci!!! C'est bon la socca n'est ce pas? Ces galettes sont un peu différentes, moins fortes grâce à la présence du riz et puis elles sont passée à la poêle. Avec le poisson est en effet très adapté

    @ Fiordilatte: grazie! E' contaggioso vero? le tue zucchine mi attirano 🙂

    @

    Répondre
  12. Sono basita. L'eleganza di questi ultimi post che sto recuperando solo ora, mi ha stordito. Forse troppi, troppo belli tutt'insieme. Troppa bellezza a inondarmi il cuore. Finirò per essere ripetitiva forse, ma non posso starmene zitta con queste immagini neravigliose che mi ballano negli occhi ! Super

    Répondre
  13. Je suis une grandefan du lait de coco et une future amatrice/utlisatrice de la farine de pois chiche (tu me fais ajouter une recette de plus dans mon répertoire à tester). Par ailleurs ceque j'apprécie chez toi c'est que tu es une des rares bloggueuses qui se renouvellent, qui nous fait voyager dans le monde culinaire. Bizzz

    Répondre
  14. @ Fiordilatte: si' si' appena posso ci provo. Anche a me piacciono molto ma sono molto piccole, in genere ci metto una palletta di gelato anche se fa' un po' "braccine corte", come solo una palletta? 🙂

    @ Marili' di Gustoshop: grazie per le tue parole mi fai arrossire (spero non sei tropo stordita ;-)?

    @ lauresophie: chère future amatrice, tiens-moi au courant si tu testes. Et merci beaucoup pour ton commentaire je suis touchée. Bizzz

    @ sabrine d'aubergine: grazie sei sempre molto cara ;-). A presto

    Répondre

Laisser un commentaire