Gratin de patate douce à la mimolette et poivre long

Gratin de patates douces, mimolette et poivre long
Versione italiana più giù
Revenons vers de vrais plats chauds, rassasiants et réconfortants. Sous son nom chic cette recette est en réalité presque un retour en enfance par ses saveurs douces, son côté crémeux, gentil. Même si je n’ai pas pu m’empêcher de contraster la monotonie avec le peps italien de la coppa dont je vous ai parlé ici. Cette recette est inspirée du beau livre Le petit Larousse du potager (j’ai modifié un peu les ingrédients et le procédé). Simple, gai, généreux avec de très belles photos, un peu rustiques. Si vous aimez les légumes allez-y, rien de bizarre mais putôt mille idées. Si j’ai ce livre, dont je suis ravie, c’est grâce-à cause de Cathy, tentatrice officielle. Donc ce n’est pas de ma faute cette pousse à la consomation (de légumes, je veux dire ;-). Finalement c’est un gratin de pommes de terre mais avec une touche en plus et surtout variable selon les envies et les disponibilités du frigo. En plus on peut le préparer bien à l’avance en le réchauffant avant de servir.

Gratin de patate douce, coppa, mimolette et poivre long (pour 2 personnes)

– 4 tranches fines de coppa
– 1 patate douce moyenne (350-400g)
– 250 g de lait
– 250 g de crème liquide
– 80 g de mimolette coupée en petites tranches fines
– 30 g de beurre demi-sel
– une pincée de noix de muscade, sel et ½ poivre long (à râper) (ou autre poivre)

1. Porter le lait et la crème à ebullition. Pendant ce temps, laver, éplucher et couper en rondelles la patate (½ cm d’épaisseur). Plonger la patate dans le premier mélange et ajouter une pincée de noix de muscade et de sel. Cuire à feu doux pendant 15 minutes. Enlever les patates et garder 100 g du liquide de cuisson
2. Préchauffer le four à 180° C. Beurrer un plat à gratin (ou à terrine), y deposer une couche de patates, puis 2 tranches de coppa l’une à côté de l’autre, verser une partie du liquide cuisson puis parmeser de mimolette. Former une deuxième couche de la même manière en terminant avec la mimolette et un peu de beurre. Saler, poivrer en râpant le poivre long et enfourner pendant une vingtaine de minutes, le temps que tout gratine. Servir chaud.

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Versione italiana

Torniamo al calduccio con questo piatto che fà molto chic anche se in realtà si tratta di un gratin di patate monocolore e confortante. Ricetta ispirata ad un bellissimo libro francese (Le petit Larousse du potager) semplicissimo, fresco e piene di idee, con cucina di casa (si mangia insomma, piacerebbe a lei ;-). Sapori quasi d’infanzia, dolci e fondenti per la patata e il condimento lattoso (latte, panna e formaggio). Anche se non ho potuto resistere a rompere la monotonia con la sapidità della coppa e ad aggiungere un tocco originale con il pepe lungo (di cui ho parlato qui), profumo sottile e speziato. Una di quelle teglie semplicissime che ti rinconciliano non dico con il mondo ma almeno con la stagione ;-). Naturalmente, si presta a varianti infinite e potete anche prepararlo in anticipo scaldandolo prima di servire.
Gratin di patata dolce, coppa, mimolette e pepe lungo (per 2 persone)

– 4 fette sottili di coppa
– 1 patata dolce (americana) media (350-400g)
– 250 g di latte
– 250 g di panna
– 80 g di mimolette tagliata a fettine sottili (o altro formaggio dolce a pasta cruda e compatta, mediamente stagionato)
– 30 g di burro salato (o normale)
– un pizzico di noce moscata, sale e ½ pepe lungo (da grattuggiare) (o altro pepe)

1. Portare a bollore il latte con la panna. Nel frattempo lavare, sbucciare e tagliare a rondelle sottili (½ cm) la patata. Tuffarla nel liquido, aggiungere un pizzico di noce moscata e di sale. Cuocere a fuoco dolce per 15 minuti. Scolare la patata e tenere da parte 100g di liquido di cottura
2. Scaldare il forno a 180° C. Imburrare una teglia da gratin o da terrine, poggiarvi le patate, poi 2 fette di coppa l’una vicino all’altra, versare un po’ di liquido di cottura e cospargere di mimolette. Ripetere l’operazione finendo con il formaggio e un po’ di burro. Salare, grattuggiare il pepe lungo e cuocere per una ventina di minuti, il tempo che tutto sia fuso e gratinato. Servire caldo.

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52 réflexions au sujet de “Gratin de patate douce à la mimolette et poivre long”

  1. mi piace molto è da un po' che occhieggio le patate dolci chiedendomi come potrei prepararle e questo mi sembra un ottimo confort food
    Un bacione
    fra

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  2. oddio dada questa si che é un'onda fondente, ho comprato la patata dolce dietro indicazione di mio figlio Vittorio per la settimana del gusto a scuola… ora devo farci qualcosina e sono sicura che nella mia ricerca su google avrei trovato la tua appena postata ricetta deliziosa!!! Vado, si cioé devo provvedere a fargliena nei prossimi giorni!!!
    Baci e buona giornata

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  3. Eh no, Dada, non ci puoi dire di sostituire la mimolette con "altro formaggio dolce a pasta cruda e compatta, mediamente stagionato"…no, no.
    Tu sai bene qual'è la vera differenza tra i due: il colore!!!!
    Mannaggia a te!
    Senti un po', ma il canovaccio in sottofondo è Ikea???

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  4. mi stavo giusto chiedendo cosa fare con le patate dolci, perchè in giro vedevo solo ricette dolci…et voilà!favoloso gratin..peccato dover rinunciare al mimolette!

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  5. La patate douce, honte à moi, je ne l'ai jamais cuisinée ni même goutée, par contre mes origines belges font que la mimolette est sur mon plateau de fromages très souvent, il faut que j'essaie cette recette absolument

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  6. @ Babs: si puo' fare senza, certo non è la stessa cosa :-))

    @ Fra: grazie. Guarda le puoi usare un po' come le patate tipo per puré, zuppe o gratin come qui. Certo sono più dolci e la consistenza è più pastosa ma è mooolto coccolosa

    @ Mariluna: si' è la sensazione che abbiamo avuto mangiandola (eravamo pure affamati). Anch'io la uso da quando sono in Francia ed è molto versatile. Baci e buona giornata anche a te!

    @ Kitchen Victim: pour moi aussi c'est une conquête récente. Et finalement c'est très agréable et facile à cuisiner.

    @ Elga: che bello che piacciano anche a te! Grazie

    @ Genny G. : ce ne saranno di giri ;-))

    @ Mamina: merci!

    @ Marion: oui! 🙂

    @ Virginia: sei troppo forte, completi i miei post aggiungendo un bel po' di risate. Si' lo so'. Pero', vuoi per l'avversione di molti italiani per questo formaggio olandese dal colore poco rassicurante e un po' per dare alternative, non ho trovato di meglio come descrizione 🙂
    In realtà è una tovaglia regalata dalla nonna, che uso quotidianamente :-)Magari l'Ikea ce l'ha uguale

    @ Gio': il gratin è facilissimo, si puo' preparare in anticipo e dà soddisfazione. Puoi mettere il formaggio che vuoi sopra ma non troppo sapido per mantenere l'equilibrio lattoso 🙂

    @ Rosa: merci beaucoup!

    @ chapot: pourquoi honte? Chacun ses produits et ses découvertes. Tu peux tranquillement la mettre dans ton panier, elle s'adapte à beaucoup de plats (et de desserts)

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  7. @ Saretta: tranquilla, puoi adattare 🙂 Grazie

    @ Wenny: si' anche a me me li mangia spesso, non è che è un po' affamato? Grazie come sempre e buona giornata anche a te

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  8. @ sborgnanera: merci pour le conseil. J'ai déjà essayé d'infuser le poivre, pour une glace et j'ai été déçue, on ne sentais pas grand chose. Je vais retenter avec cette recette

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  9. Amo il Gratine di patate.
    In verità ho imparato a farlo proprio in francia e ogni volta per me è una meraviglia!
    Purtroppo con il Corve Colesterolo che dorme accroccato alla testiera del letto, non posso sbizzarrirmi.
    E poi…. quel formaggio li…
    Farei follie per un pezzetto, arancione, stagionato, che sa di noce e nocciola…
    Che mangiate quando abitavo ad Arras… che voglia!
    ma saprò essere forte, per amore di GG… e con il miraggio di una raclette a breve!

    nasinasi

    p.s. mi manca il pepe lungo…. acc!

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  10. Sono in periodo gateauxonoso anch'io, ne ho sfornato uno buonissimo qualche giorno fa e non ti nascondo che la voglia ancora non mi è passata…
    E poi il pepe lungo, come sai, da Parigi me lo sono portato dietro anch'io…
    mumble mumble..
    Un bacio!
    m.

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  11. C'est un légume que je n'ai jamais cuisiné mais je pense que tu m'as fait changé d'avis.
    PS : je pense à toi pour la manip impression que j'ai scanné au bureau mais que j'ai omis de t'envoyer 😉
    Je fais ça demain

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  12. Finalmente ci sono ….

    Io proverei a farlo omettendo la prima fase della pre-cottura: lo faccio per i tortini con le patate comuni ed il sapore è più intenso …..

    Gelati, sorbetti e semifreddi per me non hanno stagione lo sai, se speziati ancora meglio :))

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  13. @ miciapallina: bella la metafora del colesterolo, è proprio accanito eh? Almeno il pepe lungo non contiene colesterolo e lo puoi sostituire con un altro pepe ;-). Nasinasi

    @ Forcehttina irriverente: visto che la mimolette è dolce e discreta si presta bene a questo tipo di piatto. Prova!

    @ Hélène: combien de choses cuisine-t-on peu? En gratin c'est bien bon 🙂

    @ Neige de Tambouille tout: tu as tout résumé 🙂

    @ Mariù: ti do' da riflettere vedi 😉 Bacioni!

    @ Sarah-lou: merci, c'est très gentil!

    @ Clémence: 🙂

    @ Susina strega del té: si' infatti e mette un po' d'allegria 🙂

    @ Mercotte: tu me fais rire !

    @ Choupette: tout à fait 🙂

    @ Philo: tu peux tenter!

    @ Marina: merci, moi aussi j'ai été charmée par le poivre long 🙂

    @ lenny: cara! Buon suggerimento. L'unica cosa è che l'insieme deve risultare cremoso (quasi papposo 😉 e i tempi di cottura sono brevi anche per via del formaggio. Comunque lo terro' a mente per i gratin di patate in purezza, l'idea mi piace (tra l'altro il famoso gratin dauphinois si fa' con le patate crude 🙂

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  14. questa la provo di sicuro… adoro le patate dolci, quando ero piccola mia mamma le faceva al forno.. uhmm, che bei ricordi. Ora il mio compagno mi fa le smorfie però forse cucinate così con la coppa (che per altro adora lui…) ehehehe. Grazie per questa fantastica ricetta!!

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  15. Recette très agréable et très appréciée par mon mari. J’avais doublé la quantité de coppa. Je ne l’ai pas regretté. À refaire pour mes enfants et petits-enfants. Merci, Edda.

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  16. Douceur et caractère pour une soirée chaleureuse !
    Un très bon moment, encore : de l’avis de tous, une saveur imprévue, une expérience à renouveler…
    Merci, Edda, pour cette belle alliance !!!

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